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giugno 05, 2014

Mele al forno ripiene di pinoli e mandorle.

Ingredienti: per 6 persone

    6 grosse mele, circa kg 1,200
     pinoli e mandorle sbucciate e pelate, in tutto g 80
    burro g 20
    zucchero semolato
    zucchero a velo
    vino bianco secco

    Dessert facilissimo e veloce da realizzare, che apporta solo le calorie della frutta utilizzata. In questa preparazione, però, viene impiegata tutta quella concessa nella giornata. Una scelta che, in cambio di un modesto sacrificio, consente la possibilità, molto gradita nel caso di diete ipocaloriche, di concedersi addirittura un "dolce".


    mele al forno ripiene di pinoli e mandorle

Preparazione: 60’

  • Sbucciate le mele poi, con l'apposito attrezzino levatorsoli, svuotatele e sistematele in una pirofila, sul cui fondo avrete disposto un misto di mandorle e pinoli.
  • Riempite la cavità centrale di ciascun frutto con una cucchiaiata abbondante di zucchero semolato.
  • Infiocchettate le mele con il burro e irroratele con un terzo di bicchiere di vino bianco secco e mezzo d'acqua.
  • Passate la pirofila,nel forno, già scaldato alla temperatura di 190°, e cuocete la preparazione per circa 40'.
  • Trascorso questo tempo, sfornate le mele, quindi sistematele su un piatto da portata adeguato.
  • Trasferite sulla fiamma viva la pirofila,con il fondo di cottura della frutta e tenetevela fino a quando lo sciroppo diventerà di un bel colore caramello; a questo punto versatelo immediatamente sulle mele.
  • Spolverizzatele anche con un poco di zucchero a velo fatto scendere a pioggia da un setaccino, quindi servitele calde oppure tiepide.

 

Quanto nutre una porzione: 184 calorie

 

Vino consigliato: Montecarlo Vin Santo Occhio di Pernice

vin sano occhio di pernice

Il processo di vinificazione per ottenere il Vin Santo Occhio di Pernice è analogo, per molti aspetti, a quello del Vin Santo:

Tra la fine di Settembre e l’inizio di Ottobre viene effettuata la vendemmia degli "scelti"; esperti vendemmiatori raccolgono solo i grappoli di Sangiovese in condizioni sanitarie perfette, staccandoli dalla pianta e disponendoli a formare i cosiddetti "penzoli", che vengono appesi con cura nella stanza chiamata "Vinsantaia".

In questa stanza i grappoli appesi vengono lasciati ad appassire fino a fine dicembre- inizio gennaio.
Durante la fase di appassimento si svolgono alcune complesse trasformazioni fisico-chimiche nella composizione dell'uva, di cui la più evidente è la concentrazione del contenuto zuccherino.

Dopo l’appassimento l’uva può essere ammostata tra il mese di Novembre successivo alla vendemmia e Marzo dell’anno seguente.

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