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maggio 30, 2014

Albicocche secche ripiene di cioccolato.

Ingredienti: per 6 persone

    pasta sfoglia g 250
    nocciole g 50
    cioccolato fondente g 50
    burro g 30
    8 albicocche secche
    3 savoiardi morbidi
    Cognac
    zucchero

    Premettiamo che grazie  all'alto contenuto di vitamina A e vitamina C in unione con l'abbondanza di potassio e di fibre alimentari, l'albicocca, grazie anche alla sua buona digeribilità, è senza dubbio un frutto con buone proprietà dal punto di vista nutrizionale.

    albicocche secche ripiene di cioccolato

Preparazione: 60’

  • Mettete a bagno le albicocche in una miscela di acqua e Cognac in dosi uguali e lasciatele ammorbidire per una notte.
  • Tritate il cioccolato con le nocciole, unitevi i savoiardi sbriciolati, quindi lavorate gli ingredienti con il burro e un goccio di Cognac ottenendo un composto piuttosto compatto.
  • Sgocciolate le albicocche, apritele a metà e farcitele con il composto, premendolo bene.
  • Riponetele in frigorifero a rassodare.
  • Stendete la pasta sfoglia a mm 3, ritagliatevi dei dischi (ø cm 6), accomodateli su una teglia coperta di carta da forno, spolverizzateli di zucchero e ponetevi sopra le albicocche farcite.
  • Infornate a 180 °C per 20' circa.

 

Quanto nutre una porzione: 387 calorie.

 

Vino consigliato: Vino passito o liquoroso, Molto caldo di alcol, abbastanza tannico, profumato: Vin Santo del Chianti classico occhio di pernice, Gioia del Colle Aleatico liquoroso dolce, Primitivo di Mandria passito.

vin santo occhio di pernice

Il processo di vinificazione per ottenere il Vin Santo Occhio di Pernice è analogo, per molti aspetti, a quello del Vin Santo:

Tra la fine di Settembre e l’inizio di Ottobre viene effettuata la vendemmia degli "scelti"; esperti vendemmiatori raccolgono solo i grappoli di Sangiovese in condizioni sanitarie perfette, staccandoli dalla pianta e disponendoli a formare i cosiddetti "penzoli", che vengono appesi con cura nella stanza chiamata "Vinsantaia".

In questa stanza i grappoli appesi vengono lasciati ad appassire fino a fine dicembre- inizio gennaio.
Durante la fase di appassimento si svolgono alcune complesse trasformazioni fisico-chimiche nella composizione dell'uva, di cui la più evidente è la concentrazione del contenuto zuccherino.

Dopo l’appassimento l’uva può essere ammostata tra il mese di Novembre successivo alla vendemmia e Marzo dell’anno seguente.

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